Contenuto della pagina

 Il Parco Archeologico di Sibari

Il Parco Archeologico di Sibari riveste un’importanza fondamentale nella ricostruzione dei modelli insediativi greco-romani ed è un luogo esemplare della civiltà classica. Fu una città della Magna Grecia sul mar Jonio, tra i fiumi Crati (Crathis) e Coscile (Sybaris).

Dall’inizio del secolo ad oggi la Soprintendenza ha programmato e portato avanti numerose campagne di scavo. La superficie dell’area vincolata si estende per circa 500 ettari di cui 170 ettari scavabili.
Ad oggi solo l’1% dell’area è stato indagato con saggi e cantieri di scavo localizzati anche a lunghe distanze gli uni dagli altri, per un totale di circa 5 ettari (Stombi o Parco dei Tori, il più settentrionale, Incrocio-Parco del Cavallo, quello più meridionale, Prolungamento Strada, Casa Bianca e, tra i più recenti, l’area di Oasi).
 
Il Parco del Cavallo costituisce la più estesa area visitabile. È collocato sulla riva sinistra del Crati, in questo cantiere sono stati rinvenuti in prevalenza monumenti d’Età Romana.

L’edificio pubblico più rilevante è il teatro, di cui rimangono l’area semicircolare dell’orchestra ed alcuni ordini della cavea. A poca distanza sorge l’impianto termale, datato al I sec. d.C.

 

Torna indietro

 

 

 


 

 

 
 
Accesso area riservata
user

password