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 News giugno 10

Con la “presa in consegna” da parte delle Soprintendenze abruzzesi e della Direzione Regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, si avvia l'iter per il recupero dell'ex mattatoio di Borgo Rivera, all'Aquila, che diventerà la sede temporanea del Museo Nazionale d'Abruzzo, fino al terremoto dell'anno scorso ospitato nel Forte Spagnolo. Il recupero e l'allestimento dei locali dell'ex mattatoio, concessi in comodato d'uso gratuito dal Comune dell'Aquila proprietario dell'immobile, consentirà l'esposizione di un'ampia selezione di opere e collezioni oggi, e proprio a causa del sisma, custodite presso il Musè - Museo delle Paludi di Celano. In tal modo potranno essere restituite al pubblico alcune delle testimonianze più significative dell'identita' e delle radici culturali del territorio abruzzese.

Dopo i necessari iter burocratici espletati, si passerà alla presentazione del progetto di recupero del complesso risalente agli anni Trenta del secolo scorso; uno dei rari esempi di archeologia industriale aquilana, composto da tre corpi di fabbrica collegati da strutture più recenti in cemento armato di nessun pregio che, essendo state molto danneggiate dal terremoto, verranno sostituite con nuovi e più sicuri elementi.

L'intervento “Borgo Rivera, una sede per il Museo” rientra nel “Progetto Poli Museali di Eccellenza nel Mezzogiorno” che nasce dalla volonta' del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Dipartimento per lo Sviluppo Economico, attraverso Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa) di qualificare il patrimonio museale e archeologico come leva per lo sviluppo. Per l'intervento dell'Aquila sono stati stanziati 5 milioni di euro con fondi del Ministero dello Sviluppo economico.

Fonte: Asca

 
 

Parte il 29 giugno la mostra intitolata “Caravaggio. I musici a palazzo Abatellis”.

Reduce dalla grande esposizione romana sui capolavori del pittore lombardo, "I musici" di Caravaggio approda alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis.
Datato tra il 1594 e il 1595, "I musici" – oggi nelle collezioni del Metropolitan Museum di New York – è considerata una delle prime opere eseguite da Caravaggio per il cardinale Francesco Maria Del Monte, il protettore che gli diede la possibilità di uscire dalla povertà.
Completano l’esposizione l’opera di Pietro D'Asaro  "Orfeo che suona il violino" e il “Piatto da parata” di Giuseppe De Filippo, custodito alla Cappella Palatina
 
Sempre a palazzo Abatellis e fino al 12 luglio, sarà inoltre possibile visitare "Lo Spasimo e gli spasimi in Sicilia", mostra organizzata dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identita’ siciliana in occasione dei 150 anni della spedizione dei Mille.
 
Si tratta di una esposizione di dipinti e opere provenienti da tutta la Sicilia. Le opere propongono il tema iconografico dello Spasimo che tanta fortuna ebbe in Sicilia a partire dal dipinto eseguito da Raffaello Sanzio nel 1517 per la Chiesa Santa Maria dello Spasimo su commissione del giureconsulto Jacopo Basilica.
Dopo una serie di peripezie l’opera finì in Spagna. Attualmente è esposta al Museo del Prado di Madrid.
 
Per maggiori Informazioni: Mostre a Palazzo Abatellis
 
 

Sono state selezionate le tesi vincitrici del concorso indetto nell’ambito del Progetto Pilota Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, attuato da Invitalia e promosso dal Ministero per i Beni Culturali e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) del Ministero dello Sviluppo Economico.

A ciascuno dei vincitori viene attribuito un premio di 5.000 euro. La cerimonia di premiazione è fissata per il prossimo ottobre a Roma.
 
I riconoscimenti sono stati assegnati dalla commissione giudicatrice presieduta da Benedetta Stratta e composta da Giovanni Bulian e da Pietro Giovanni Guzzo.
 
 
 
 

 

 
 

Parte il 3 luglio la quinta edizione di Intramoenia Extra Art, il progetto che dal 2005 porta l’arte contemporanea nei castelli e nei palazzi storici della Puglia.
Il tour 2010, intitolato Miraggi, si svolge tra Brindisi e Taranto: le mostre si articolano infatti tra il Castello Alfonsino di Mare (il Forte a mare eretto sull’isola di Sant’Andrea) a Brindisi, il Castello Episcopio di Grottaglie e il Castello Aragonese a Taranto.

Il progetto espositivo, realizzato dall’associazione culturale Eclettica_Cultura dell’Arte, è promosso dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e dal MIBAC in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali della Puglia, la Marina Militare di Taranto e Brindisi, le Province e i Comuni coinvolti.

Gli oltre 20 artisti coinvolti  - che producono opere site specific realizzate spesso con il coinvolgimento delle maestranze locali, degli abitanti e degli studenti - sono di respiro internazionale con uno sguardo attento anche alla migliore e matura realtà individuata nell’area pugliese. In mostra, infatti, anche opere di Ada Costa (Bari), Giulio De Mitri (Taranto, 1952), Michele Carone (Bari, 1952), Iginio Iurilli (Capurso), Guillermina De Gennaro (Buenos Aires,1966; vive a Bari) e Daniela Corbascio (Bari,1960).
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00, dal 3 luglio al 13 settembre. Ingresso gratuito.

 
Per maggiorni informazioni: Intramoenia Extra Art - Miraggi
 
 
 

Nel corso delle giornate del 16 e del 17 giugno si sono svolti a Sassari una serie di incontri finalizzati all’avanzamento delle attività relative ai Poli museali di Sassari – Porto Torres e di Olbia.

In particolare, il team di Invitalia ha incontrato l’Associazione Industriali del Nord Sardegna per approfondire le possibili aree di convergenza e di collaborazione operativa tra il mondo dell’impresa e quello dei beni culturali coinvolti nel Progetto pilota. Dall’incontro è emersa la forte valenza che il patrimonio culturale del territorio può assumere nel superamento della crisi economica che impatta sulla provincia di Sassari.
 
Nel corso delle due giornate sono state inoltre condivise, con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Sassari e Nuoro, le bozze dei progetti preliminari relativi al sistema di interventi di rafforzamento e promozione del Centro di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali di Li Punti, a Sassari.
 
 
 
 

Dal 9 al 12 giugno si è svolta a Roma “Index Urbis”, la prima edizione della Festa dell’Architettura organizzata da Comune di Roma, Ordine degli Architetti e Casa dell’Architettura.

Nell’ambito dell’iniziativa, due protagonisti della museografia contemporanea – Alvaro Siza Vieira e Bernard Tschumi – hanno tenuto due importanti conferenze sul tema del museo.
 
La redazione di Mumex ha seguito la lectio magistralis dei due architetti e ha curato un resoconto consultabile nella sezione “Studi e Analisi” dell’area riservata.
 
 
 
 

Un corpo espositivo di 87 opere per raccontare l’ecletticità del genio incontrastato del ‘900. Si tratta di Pablo Picasso - La materia e il segno. Pittura, ceramica, grafica, la grande mostra allestita nel Castello Aragonese di Otrantoe aperta fino al 26 settembre 2010.

L’esposizione ripercorre, tra ceramiche, dipinti ad olio, pastelli e incisioni, un arco di tempo molto vasto: dal 1904, con l’esposizione della prima incisione mai realizzata dal maestro - Il pasto frugale - che fa parte della serie Suite des saltimbanques, per arrivare a una delle sue opere incisorie più famose, la serie della Tauromaquia (1957) insieme a 38 ceramiche in cui il segno di Picasso è più che mai evidente e riconoscibile.
 
In esposizione anche 8 opere miste realizzate dal 1905 al 1971: un disegno a pastello del 1919, Olga’s left profile, raffigurante la splendida moglie Olga; Deux femmes gouache (tecnica del guazzo) realizzata a Parigi nel 1920; le celebri incisioni Saltimbanques del 1905; il Baccanale del 1955; Il pittore e la modella disegno a china del 1971; due incisioni su linoleum – Baccanale con acrobati (1959) e Toros en Valauris (1954).

Per saperne di più: Pablo Picasso - La materia e il segno. Pittura, ceramica, grafica

 
 

Napoli, la città e il mare - Piazza Bovio: tra Romani e Bizantini. Questo il titolo dell’esposizione ospitata nell’atrio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al 20 settembre 2010.

La mostra, realizzata dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei in collaborazione con la Regione Campania e il Comune di Napoli, è il frutto delle recenti scoperte archeologiche fatte a Piazza Bovio durante i lavori di scavo per la costruzione della Linea 1 della Metropolitana di Napoli.
I ritrovamenti illustrano al grande pubblico un capitolo tra i meno noti della storia della città: la fase della Napoli bizantina, caratterizzata da un considerevole processo di trasformazione urbanistica del fronte a mare.
 
Ai resti della fortificazione cittadina di età bizantina rinvenuti a Piazza Bovio appartiene una torre, il cui scavo ha rivelato il reimpiego di marmi antichi nei paramenti e nel nucleo interno.
Accanto ad essi sono esposti altri materiali architettonici recuperati alla fine dell'Ottocento nella vicina area di Corso Umberto, nel fondaco di Marramarra.
 
 
 

Un percorso dedicato a Garibaldi: il suo arrivo in Sicilia, la battaglia del Ponte Ammiraglio, il passaggio da Palermo. È “Garibaldi, mito e realtà”, una mostra storica, tra arte, evocazione, provocazione, ricordo e mito, allestita alla GAM - Galleria d’Arte Moderna Sant’Anna di Palermo.

L’esposizione, organizzata in occasione del 150° anniversario dello sbarco dei mille in Sicilia, è stata curata da Philippe Daverio, Massimo Negri e Roberto Guerri, con la collaborazione di Studio Base2.
 
Saranno esposti, per la prima volta in Italia nella loro forma completa, l'album di viaggio e gli acquerelli originali di Giuseppe Nodari, il dipinto della Battaglia di Palermo di Giovanni Fattori e la collezione di Francesco Tronca. In mostra anche i mosaici di carta di Lorenzo Petrantoni, collaboratore grafico di Newsweek e del New York Times; l'opera di Juan Blancheart e Silvano Signoretto – busto in vetro di Garibaldi – e un importante dipinto di Luigi Lojacono, noto fotografo-pittore dell'epoca, raffigurante l'ingresso a Palermo dei Mille.
 
La mostra, allestita nelle tre sale destinate alle esposizioni temporanee, sarà visitabile gratuitamente fino al 27 giugno.
 
 
 

La nuova immagine di Mumex raffigura una statuetta ellenistica in terracotta esposta al Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MARTA). Si tratta di una figura femminile vista di tre quarti, vestita di un lungo chitone e un himation (mantello), sorretto sulle spalle dalla donna con la mano destra. La capigliatura, testimonianza preziosa – insieme all’abbigliamento – del costume femminile e del gusto dell’epoca, è raccolta da un’ampia fascia e sostenuta in fronte da un diadema in oro.

Il manufatto è espressione pregevole di una tipica produzione dell’artigianato magnogreco, e più particolarmente tarantino, in epoca ellenistica (IV-I sec. a.C.): quello delle tanagrine. Si tratta di piccole statue di terracotta con sovradipinture policrome, realizzate a matrice, la cui produzione più rilevante fu a Tanagra in Grecia, da cui il nome “tanagrine”. Erano generalmente offerte funerarie.
 
Taranto divenne il centro di fabbricazione di eccellenza in territorio italico di questa tipologia di oggetti, che insieme agli ori, sono i più rappresentativi della produzione artistica della città greca.
 
 
 

Un Tesoro riapre il Salinas. Gli argenti di Morgantina del III sec. a. C.”. E’ questo il titolo della mostra che il 5 giugno alle 19,30 riapre la porte del Museo Archeologico "A. Salinas" di Palermo.

Il Museo, che per l' occasione sarà visitabile fino a mezzanotte, verrà inaugurato parzialmente a causa dei lavori di ristrutturazione ancora in corso.
 
La mostra, allestita nella sala dell’Atrio Minore, è dedicata ai 16 reperti in argento dorato del III sec. a.C., rinvenuti a seguito di scavi clandestini nell’antica città siculo-greca di Morgantina e venduti illecitamente al Metropolitan Museum of Art di New York. Il tesoro è rientrato in Italia dopo trent’anni grazie alle indagini del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri e a un accordo tra il Ministero dei Beni Culturali ed il Museo statunitense.
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 5 agosto.
 
 
 
 

 

 

 
 
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